L’essenza della axiotica è il sacro, e sacra la sua collocazione nell’essere, manifestandosi in tutta la sua sacrità.
Esistono generazioni eroiche che si sono comportate come i miti, ad esempio Greci, di un tempo.
La Grecia rispetta il sacro ma uccide il divino. Si benedice dal Krono-tempo o dall’Urano-cielo evirati sacrizzandosi. Vive essa nei misteri, dionisiaci, eleusini tec.
Tale generazioni lottano, contro potenti, politici, mafie, stato vessatore, non temendo la loro potestas.
L’altra generazione è quella veterotestamentaria in cui la lotta è tra fratelli, Caino e Abele, gli uomini temono tanto il loro dio che non lo guardano in faccia per non rimanerne abbaiati dalla gloria.
Questa è lotta tra fratelli e quindi lotta tra pari, fratricida, per un pezzo di terreno, per beni materiali, manca axiotica, sacro, ideale sacro, l’axiotica è sacro.
Con l’incarnazione di dio il figlio che è, vuole farsi uccidere, per rompere il vincolo e generare alleanza alla pari. Far accedere, finalmente, l’uomo al sacro.
La resurrezione è l’uomo che diviene dio, come nei misteri dionisiaci il suo sangue ci rende sacri.
Giovanni Di Rubba