La Polizia di Stato partenopea si prepara a celebrare la memoria del Suo protettore, san Michele Arcangelo. Il 29 settembre si terrà la Celebrazione Eucaristica presso la Basilica di Nostra Signora della Neve in Ponticelli

Anche quest’anno la Polizia di Stato di Napoli celebrerà la devozione al suo protettore, San Michele, uno dei tre arcangeli il cui nome significa proprio “Chi è come Dio?”- מִיכָאֵל‎? [mixaˈʔel]. L’arcangelo0 combattente delle truppe angeliche che soggiogò il de4monio e che compare più volte nelle Sacre Scritture, venerato e riconosciuto da quasi tutti i credi cristiani ed anche nell’ebraismo.

Dal 1951 il pontefice Pio XII lo pose a protezione della Polizia di Stato.

L’iconografia tradizionale è quasi sempre quella di un essere alato con in mano una bilancia in una mano ed una lancia nell’altra, col piede che schiaccia Satana avvolto tra le fiamme ma senza ucciderlo.

Quest’anno la location sarà la basilica di Nostra Signora della Neve, in Ponticelli, frazione di Napoli.

Nostra Signora della Neve, o Madonna della Neve (in latino Sancta Maria ad Nives), è uno dei titoli sotto cui viene invocata, specialmente in ambito cattolico, Maria, la madre di Gesù.

Di più è Il titolo più antico, che precede tutti gli altri, il primo titolo, ed  è legato a quello della basilica di Santa Maria ad Nives sul colle Esquilino di Roma, il più antico santuario mariano dell’Occidente.

Eretta da papa Sisto III sul sito dell’antica basilica liberiana e intitolata alla Vergine, che il recente concilio di Efeso aveva solennemente proclamato “Madre di Dio” ( Θεοτόκος [Theotókos]).

I festeggiamenti vengono generalmente fatti coincidere con la memoria della dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore, che già il martirologio geronimiano pone al 5 agosto; in tale giorno viene anche celebrato il ricordo del leggendario miracolo della nevicata che avrebbe ispirato a papa Liberio la fondazione dell’edificio sacro.

Il 5 agosto in Roma il miracolo viene ricordato nella patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall’interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica.

A Ponticelli l’erezione della Chiesa è più recente

Ora frazione di Napoli prima Ponticelli era due villaggi differenti il piccolo Ponticello e Ponticiello grande le cui informazioni, almeno per uno dei villaggi, risalgono all’XI secolo.

In questo luogo si suppone inoltre, l’esistenza di una cappella che si sarebbe trasformata ed ampliata negli anni, soddisfacendo così le esigenze degli abitanti del borgo.

Attorno a tale edificio le popolazioni dei due villaggi si fusero in uno solo, Ponticelli appunto, intorno alla fine del ‘400.

Ciò comportò la necessità di una chiesa più voluminosa, dato l’accrescimento demografico e fu istituita la “parrocchia” Santa Maria della Neve”

Il 5 agosto 1988 si celebrò festosamente il Bicentenario della proclamazione della Madonna della Neve a Patrona di Ponticelli con l’intervento dell’allora  Cardinale Arcivescovo Michele Giordano, che elevò la parrocchia a Basilica Minore.

Oggi Ponticelli è tra i quartieri periferici partenopei, nonostante vi sia un bel po’ di gente per bene il tasso di delinquenza è notevole, sia la microcriminalità che la mala organizzata diramano come metastasi di un cancro, parassiti che si nutrono con nocumento, della parte sana, giovani, commercianti, imprese, abitanti.

La celebrazione Eucaristica sarà officiata dall’Arcivescovo Metropolita Monsignor Domenico Battaglia alla presenza del Questore commendator Alessandro Giuliano e dei funzionari ed uomii dei diversi reparti e specialità.

Presente altresì l’Associazione Nazionale Polizia di Stato con il Labaro, nella persona del presidente dal commissario rds Luigi cavalier OMRI Gallo e del vicario ispettore Giovanni Gallo, a rappresentare la memoria storica del Corpo.

Questa scelta di celebrare la memoria liturgica dell’arcangelo Michele a Ponticelli, nella Basilica di Nostra Signora della Neve anche simbolicamente sembra mostrare l’impegno della polizia di Stato contro il crimine ed al servizio dei cittadini, con la possenza e la forza di San Michele che ci ricorda, anche etimologicamente, che lo Stato non si sconfigge e che non possono farlo i parastati, le scorciatoie semplici offerte ai giovani ed agli adolescenti soprattutto. Dall’altro la Madonna della Neve, un culto antichissimo, il primo titolo che viene dato alla Madre di Cristo, che denota purezza, odore come di rosa, quell’odore di legalità che è primigenio e che l’opera della polizia compie sia tentando di rieducare che prevenendo il reato prima che si compia.  

Giovanni Di Rubba

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