Fulgenza Suprema

 

Marc Chagall, Mosè davanti al roveto ardente, Nizza - Museo Nazionale del Messaggio Biblico Marc Chagall

Marc Chagall; Mosè davanti al Roveto Ardente; Nizza – Museo Nazionale del Messaggio Biblico Marc Chagall

 

Ti ringrazio Dio mio, Fulgenza Suprema, in un’unica Sostanza Tre Persone in Te albergano indissolubili ma manifestate a noi negli animali, nelle clorofille, nei minerali, nelle rocce e negli astri. Sei Padre ed il Tuo Spirito aleggiava sulle Acque ed il Verbo tuonante del Tuo Figlio si incarnó, ti incarnasti, per noi divenendo Vero Dio e Vero Uomo. Tu con la Musica soave del Tuo Canto ponesti in essere il Creato, con le Tue Mani Plasmasti noi, Tuoi figli adottivi, figli della terra, del fango, della polvere, vasi di corpo vuoti che animasti col tuo soffio di Santo Spirito. Tu sei l’essere Assoluto e noi uomini siamo più degli Angeli, Arcangeli, Serafini, Cherubini, Potestà, Virtù, Principati e Dominazioni, Tue manifestazioni, perché fatti di Corpo e non di solo Spirito. Ed anche un terzo di quelle celestiali Tue manifestazioni si ribellò per Superbia, e quel terzo è non essere, è Tua nostalgia. Tu Padre conservi due terzi che sono il maschile ed il femminile. Anche noi, tentati dai ribelli, guardammo altrove, perché simili a Te ed alle Tue manifestazioni per Libero Arbitrio, ci sperdemmo, seguimmo un sentiero sbagliato, sapersi nei boschi oscuri. Ma Tu pietoso e colmo di compassione, Tu vero Amore che contempli e adori ciò che è Bellezza perché Bontà, che Tu stesso hai Cantato e tu stesso hai Plasmato, sempre ci fosti vicino sino a divenire come noi ma senza peccato. Tu Essere Assoluto ricolmi l’Anima nostra con il Tuo Santo Spirito che ci dona Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza e Timore di Te Dio, a che Ella accolga tali doni, illuminata una parte, quella di Fede, Speranza e Carità e illuminata l’altra, quella di Fortezza, Giustizia, Pietà e Temperanza e messa a tacere la restante vuota ed orgogliosa. E il Corpo ci donati, con la Mente e i Sensi per intendere e percepire, con il Cuore per parlare in Tuo nome, con le Viscere che ci rammentano la nostra pochezza e terrenità e che mai debbono parlare da sole. E infine con Sangue a che fossimo arditi nell’amore col Cuore come il Preziosissimo Tuo Sangue in espiazione delle nostre colpe. E le Ossa a che siamo retti e in Te saldi e mai cadiamo incantati nell’abisso e nella disperazione. E lo Spirito Santo, da Te infuso, ci porta a compiere Opere di Misericordia. Misericordia Spirituale, consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare i molesti con pazienza, pregarTi per i vivi e i morti. E Misericordia Corporale, dar da mangiare agli affamati e da bere agli assetati, vestire gli ignudi e alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi ed i carcerati ed i reclusi e seppellire i morti. E tal Tuo Santo Spirito illumina i nostri talenti e giustamente ce li fa spendere. Discernere ci fa i nostri Carismi per il bene del Prossimo, del Creato e per Lodarti incessantemente. A chi il dono delle lingue, a chi la loro interpretazione, a chi il dono di profezia, a chi il dono delle guarigioni, a chi il dono dei miracoli, a chi il dono della fede, a chi il dono del discernimento degli spiriti, a chi il dono della scienza, a chi il dono della sapienza. E seppur non tutto è per tutti, ognuno può donarsi in base ad i talenti ed ognuno può investirli tutti e rettamente e fruttuosamente. E tali nove doni sono in gruppo di tre rispettivamente, doni della Parola, doni delle Opere e Doni della Cognizione. Ed in tal modo agendo ci ricolmi di Te ed il nostro essere noi stessi più autentici appare, si manifesta ed è. Ma se per orgoglio tradiamo ed altrove volgiamo lo sguardo, per dar voce al terzo muto e presuntuoso della nostra Anima, la Mente, i Sensi, il Sangue, il Cuore e l’Ossa tacciono. Parlano le Viscere ed i bassi sensi e cadiamo in Lussuria, Gola e Brama di Possesso. E la Mente ed i sensi di lor diviene vittima e si fa freddo raziocinio, serva del profitto e disumana nella scienza e nella economia ed è Superbia, e gli occhi non vedono ed è Invidia, e gli orecchi non odono e la bocca straparla ed è Ira, e le Mani non lavorano ed è Accidia, e le stesse ogni cosa bramano ed è Cupidigia. E Virtù diviene Vizio. E noi non appariamo lucenti di Te ma ci manifestiamo Etalage non essendo, ascoltando il terzo ribelle. O peggio pecchiamo contro il Santissimo datore dei doni e non riconosciamo Te, la Tua Grandezza, la Santa Tua Chiesa, leviamo la mano versando il sangue del Prossimo e siamo ostinati nel peccato e impenitenti sino all’ultimo respiro nostro, ed invidia o l’altrui grazia, ed impugniamo e rinneghiamo Te, Verità Rivelata, e siamo presuntuosi di salvarci da soli senza Te e senza aver alcun merito. Convinti che Amore e Misericordia siano vuote parole. Anche tutto il Creato trono è tua manifestazione, lo sono gli animali che agiscono a nostra imitazione e per il nostro servigio, lo sono le clorofille e le pietre e i minerali e gli astri. Astri, magnifiche Tue manifestazioni. Maravigliosi gli Arcangeli in particolar modo. Il Grazioso Gabriele, Annuncio, Fuoco e Fortezza di Te Dio, che arde di Bellezza splendente ma suona anche le trombe della Tua ira così come dopo sparge feconda e luminosa e calda la tua Misericordia. E Raffaele, Tua Medicina, o Dio, che cura i nostri Mali, scaccia gli spiriti di divisione, di ostilità ed arrecanti morbi orrendi. Ed infine Michele, il cui nome ci ricorda che nessuno è come Te, Dio mio, e con la spada folgorante ci serba dal maligno e ci preserva nella Legge. Tutto ciò io scrivo non per aggiungere ma per Lodarti Signore, per tenere sempre a mente i tuoi precetti, per amare Te ed il mio Prossimo, per essere assieme agli altri, come afferma il Sommo Pontefice, ‘Custodi e non Padroni del Creato’. Sperando di essere nel Tuo Cuore, ossia ricordato, e nel Cuore della Santissima Tua Madre che, nata creatura, con umiltà, castità, carità ed obbedienza ascoltò Gabriele e disse sì ed inondata di Spirito Santo Ti custodì nel Sui grembo benedetto e colma di Grazia fu Assunta in cielo in Anima e Corpo. E concludo umilmente con parole non mie: ‘Risaniamo l’ Anima pregando sulle Venerate tombe dei Leoni della Bibbia e delle Aquile della Sapienza’

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