L’eredità dell’innovazione. la civiltà industriale di Pomigliano d’Arco: passato, presente, futuro

Giovedì 15 e Venerdì 16 dicembre la nostra Città ha ospitato una due giorni di convegno dal titolo “L’Eredità dell’Innovazione. La civiltà industriale di Pomigliano d’Arco: passato, presente, futuro”.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale di Pomigliano d’Arco, con il patrocinio dell’Associazione Città dei Motori ed in collaborazione con Avio Aero.

Tutto ciò si colloca all’interno di un più ampio progetto che guarda al futuro, con la realizzazione nella città pomilia del Museo dell’Industria e del Motore attraverso il quale si intende valorizzare l’identità culturale, la storia e l’economia locale della città,  e far fruttare con il suo humus, la sua vocazione, ridecodificare  in maniera vincente il suo acido desossiribonucleico .

La prima giornata è stata più  istituzionale, presso l’Aula Consiliare del Comune di Pomigliano d’Arco,

Alle ore 9 e 30 con i saluti istituzionali di Gianluca Del Mastro, Sindaco di Pomigliano d’Arco; Giovanni D’Onofrio Consigliere Comunale, presidente della V commissione consiliare politiche sociali, sanitarie e lavoro, Salvatore Esposito, Assessore alle politiche sociali e al lavoro; Danilo Moriero, Segretario generale, Città dei motori; Costanzo Jannotti Pecci, Presidente unione industriali Napoli; Gaetano Manfredi, Sindaco della Città Metropolitana di Napoli e Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania.

A seguire la  sessione dal tema “L’industria Pomiglianese”  alle ore 11 e  interveniu8ti di Gianluca Del Mastro, Sindaco di Pomigliano d’Arco; Biagio Passaro, Plant Manager di Leonardo Pomigliano; Antonio Farina, di Engitech ed infine di Gioacchino Ficano, direttore dello stabilimento di Pomigliano di Avio Aero.

Nel pomeriggio poi, a partire dalle ore 15 si è dato il via alla seconda sessione dal tema “Per un museo dell’industria e del motore: esperienze e proposte”

Intervenuti  Nadia Barrella, dell’Università della Campania “L. Vanvitelli” René Capovin Direttore generale del MUSIL, Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia; Daniele Jalla, Ideatore del Format Museo Torino, già presidente ICOM; Candida Carrino, Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli; Giuseppe Nigro Direttore del Museo delle Industrie e del Lavoro Saronnese; Francesca Castanò, Università della Campania “L. Vanvitelli”; Sergio Toffetti, già direttore dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa e Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Nella seconda giornata particolarmente interessante e più tecnica si è entrato nel vivo della quaestio.

Svoltasi, infatti, all’interno dello stabilimento aeronautico di Avio Aero.

In detto stabilimento,  Salone di Rappresentanza, la terza sessione sul tema “Verso il museo dell’Industria e del Motore a Pomigliano d’Arco” ha avuto inizio alle ore 9 con il benvenuto di Vincenzo Vegnente, Avio Aero EHS leader. Di seguito la sessione coordinata da Aniello Cimitile, Prof. Emerito Università del Sannio. D

Interventori  l’Architetto Rosa Vitanza che ha coordinato in particolare il concorso di idee per il Museo dell’Industria del Motore. E subito dopo  premiazione dei progetti partecipanti: Gianluca Del Mastro, Sindaco di Pomigliano d’Arco; Antonio Marchiello, Assessore alle Attività Produttive Regione Campania e Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania.

Premi consegnati da Giuseppe Toscano, Consigliere comunale, presidente della III Commissione politiche giovanili, sport, istruzione, pari opportunità, cultura; Antonio Toscano, Consigliere comunale, IV Commissione, attività produttive, commercio, fondazioni, società partecipate; Domenico La Gatta, Assessore alle Attività produttive, commercio, fondazioni ed Eduardo Riccio, Vicesindaco e Assessore al bilancio, programmazione e finanza.

A  partire dalle 11 e 30 con gli interventi di Aniello Cimitile, Prof. Emerito Università del Sannio; Lorenzo Ardizio, curatore del museo storico Alfa Romeo; Carola Coppo, Architetto e Gianni Gabriele Mainiero di Avio Aero.

Dalle 14 e 30  poi si è svolta la quarta ed ultima sessione dal tema “Le Mostre della Memoria” con la visita del primo tratto dei “ricoveri” realizzati durante la Seconda guerra mondiale; la visita della Mostra “I Primi Motori” e la visita della Mostra “Formelle delle Palazzine”.

Sessione  conclusa con la Tavola Rotonda a cui prenderanno parte Aniello Cimitile, Nadia Barrella, Michele Barbato.

L’evento non poteva non essere di interesse pregnante ed attualissimo, lucidi gli interventi di tecnici e politici, per di più di giovane età, magistrale quello del professor Cimitile.

Questi, soprattutto nell’ultimo incontro, ha aperto un mondo a molti sconosciuto, quello dei cunicoli dell’Alfa, quello delle foto della costruzione del ponte ferroviario e del cd Sali e Scendi di viale Alfa, presente ancora oggi.

Guardando al passato con la mente rivolta verso il futuro, imparando da esso, Pomigliano, una realtà da decenni industriale che ha consentito che i contadini divenissero operai specializzati, formando una middle classe che fu polo di attrazione dei paesi limitrofi e dell’Italia tutta.

Una Pomigliano guardata come e4sempio dai comuni circostanti, ove si sviluppava la coscienza di classe, ove vi fu il 68-a differenza dei limitrofi comuni a vocazione agricola-.

La Pomigliano dell’arte, dei Zezi, del canto, delle lotte, del benessere, un benessere che ha consentito alle generazioni successive di studiare, divenire, medici, avvocati, ingegneri, professionisti, classe dirigenziale.

Ed è questo che deve rievocare il museo, non una etalage, una vetrinetta statica, ma qualcosa di fluido, come i vecchi musei che erano0 biblioteche e punti di incontro ove ci si scambiavano idee plasmando il progresso.

Ma tutto ciò non può essere fat6to per magia dagli imprenditori né dal popolo, ma dal Governo Cittadino che deve intervenire e dialogare, primo anello della filiera istituzionale di monitoraggio e partecipazione.

Le grandi tematiche del lavoro, i diritti ad esso collegati, debbono trovare nelle fabbriche un luogo primario ed in tutta la vita culturale e sociale della nostra amatissima città

Giovanni Di Rubba

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