Talora,
lungo il sentiero celato
dalla bruma
un’anima inquieta
si riposa
e dopo lunghissimi
travagli
un porto sicuro trova
quel naufrago alla deriva
dei suoi sogni,
un abbraccio caldo,
un rifugio nella tempesta.
Quel rifugio
Sono le tue braccia,
madre,
che hai il nome
di mille rose
e cento tulipani;
e come nel deserto
la Madre Altissima Celeste
di lontano e senza che il frutto
del Suo Ventre Immacolato
la scorgesse
le sue stesse pene e dolori e privazioni
e oltraggi
sopportava
‘sì tu vegli su di noi,
onorata sempre.
Un bacio noi tuoi figli
È ciò che possiamo,
il resto poi
come ginestra o fior alpino
stella
schiuderà splendente.